Project Leader: Domenico Savoca
È pensiero diffuso che il settore estrattivo coinvolga risorse quali petrolio, carbone, gas naturale e metalli preziosi. Tali materie prime sono infatti quelle maggiormente coinvolte nelle questioni economiche di pubblico dominio, dato il valore economico posseduto e le valenze simboliche che suscitano nell’immaginario collettivo. Tuttavia, nel settore estrattivo sono ricomprese anche tutte quelle attività connesse all’estrazione di materie prime non energetiche.
La ricerca condotta ha l’obiettivo di tracciare un quadro organico del settore delle attività estrattive non energetiche in Italia e, in particolare, delle diverse aree di affari che lo compongono. L’analisi si sviluppa in tre momenti distinti, ma fra loro integrati:
- analisi economico-finanziaria, attraverso l’andamento dei dati di bilancio delle imprese di settore, con l’obiettivo di valutare gli aspetti gestionali attraverso indicatori dei livelli di redditività, di solidità patrimoniale e della situazione di equilibrio finanziario;
- analisi competitiva, attraverso un’indagine quantitativa sia univariata che multivariata, con il fine ultimo di delineare il posizionamento strategico e i fattori chiave di successo delle imprese di settore;
- analisi delle best practices, mediante interviste dirette ad imprenditori di rilievo, per individuare quali siano le condotte strategiche e i modelli di business adottati dalle imprese di successo.
Le prime due linee di indagine permettono di far emergere il profilo attuale del settore estrattivo, mentre la terza consente di delineare linee evolutive e modelli di sviluppo in atto.
La ricerca nel suo complesso evidenzia il considerevole peso dell’industria estrattiva italiana per l’economia nazionale, facendone emergere peculiarità in termini di comportamenti strategici adottati e di fabbisogni del tessuto imprenditoriale. Così costruita, essa si propone quindi come base informativa per individuare gli elementi chiave su cui basare la politica mineraria nazionale.