The eternal transition of public service discipline: a possible market?

Project Leader: Giovanni Cocco e Anna Marzanati

I pubblici servizi sono un tema di costante attualità nel dibattito politico, in cui l’intervento per la liberalizzazione del settore è avvertito come essenziale momento di rilancio dell’economia. Anche il DL 1/2012, il c.d. “decreto liberalizzazioni”, è intervenuto sulla disciplina della gestione del servizi pubblici, già segnata da costanti modifiche. E’ poi cronaca recente l’ulteriore intervento della Corte Costituzionale (sentenza 199/2012) con cui sono venute meno le norme introdotte dal DL 138/2011, che aveva introdotto la manovra finanziaria dell’estate scorsa fortemente voluta dall’Unione Europea, e che è stata giudicata riproduttiva della disciplina già abrogata ad esito di referendum popolare.

In questo quadro di estrema incertezza normativa, che non favorisce gli investimenti degli operatori, la promozione della concorrenza e la riduzione dei monopoli restano anche nel settore delle public utilities uno degli obiettivi centrali per il Governo. Ma tali interventi non possono andare disgiunti dall’attenzione per alcuni snodi delicati in questi settori chiave dell’economia e per la collettività: le garanzie di accesso ai servizi e alle prestazioni essenziali, la ricerca di forme di gestione e governance efficienti nel rispetto della titolarità pubblica delle reti, sono tutti temi che attraversano i settori legati alla gestione dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni. Non si tratta di favorire solo la ripresa economica, ma di garantire tramite tali servizi, come indica l’Unione Europea, la coesione sociale in ambito interno e internazionale. Nell’affrontare i recenti mutamenti in tema di servizi pubblici, il convegno sarà anche l’occasione per presentare le prossime attività dell’Osservatorio su semplificazione amministrativa e public utilities sorto nell’ambito di Criet.