Packaging monouso e riutilizzabile: confronto tra processi logistici

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Project Leader: Angelo Di Gregorio

Packaging secondario in cartone monouso o in plastica riutilizzabile? È una scelta che molti produttori e distributori si trovano a dover affrontare per razionalizzare il proprio processo logistico, per garantire una migliore protezione/display del prodotto trasportato e, non ultimo, per generare il minore impatto ambientale possibile.

La scelta in alcuni mercati non è così scontata per diversi motivi. Spesso non si dispone di tutte le informazioni per un corretto confronto economico-tecnico. Altre volte si presta poca attenzione a riconsiderare un processo che, per quanto datato, consente lo svolgimento delle operazioni. Non di rado si scontano posizioni pregiudiziali a favore dell’una o dell’altra soluzione. Lo studio di CRIET propone una prima valutazione comparativa della tipica situazione di utilizzo dell’imballaggio secondario in cartone monouso o in plastica riutilizzabile nel comparto dell’ortofrutta. Il confronto si è riferito alla classica cassetta per il trasporto di prodotti sfusi. In particolare si sono paragonati i due processi logistici evidenziandone le differenze in termini economico-tecnici, ambientali e di gestione del prodotto. Il raffronto utilizza un approccio analitico fondato su una dettagliata descrizione dei due distinti cicli operativi – e delle operazioni che li compongono – in termini di coefficienti tecnici riferiti alle materie prime, al lavoro e agli impianti.

Nel workshop a MACFRUT i risultati sono discussi con primari operatori della filiera con l’obiettivo di fornire al pubblico spunti di riflessione anche oltre lo specifico caso. Si vuole favorire un nuovo modo di affrontare la scelta plastica riutilizzabile vs. cartone monouso, superando posizioni anacronistiche e avvicinando il mercato italiano alle migliori pratiche internazionali.